Paperblog

mercoledì 23 dicembre 2009

Lettera del direttore di Greenpeace KUMI NAIDOO


A COPENHAGEN É STATO COMMESSO UN CRIMINE

MA NON E’ FINITA

Ciao Amanda,

Come le decine di migliaia di attivisti attorno al globo che hanno lavorato in modo così duro perché da Copenhagen uscisse un trattato equo, ambizioso e legalmente vincolante, ho sperato fino all´ultimo che i nostri leader avrebbero agito, raggiungendo un accordo sul clima sufficiente a evitare la catastrofe climatica.

Ma la realtà è stata diversa. Nonostante il mandato ricevuto dai cittadini di tutto il mondo, e più di un centinaio di capi di governo arrivati a Copenhagen, il battibecco continua. I nostri leader non hanno agito come tali. Non hanno portato a termine il loro compito.
Il risultato non è equo, né ambizioso e legalmente vincolante. Oggi, i potenti della Terra hanno fallito l´obiettivo di impedire cambiamenti climatici disastrosi. La città di Copenhagen è la scena di un crimine climatico, con i colpevoli che scappano verso l´aeroporto, coperti di vergogna. I leader mondiali hanno avuto un´occasione unica per cambiare il pianeta in meglio, evitando i cambiamenti climatici. Alla fine hanno prodotto un accordo debole, pieno di lacune abbastanza grandi da farci passare attraverso tutto l´Air Force One.

Ma non è finita. I cittadini di tutto il mondo chiedevano un vero accordo prima che il Summit iniziasse, e continuano a chiederlo. Possiamo ancora salvare centinaia di milioni di persone dalle devastazioni di un mondo sempre più caldo: ma è solo diventato molto più difficile.
La società civile, la maggior parte della quale è stata chiusa fuori nei giorni finali di questo Summit sul clima, ora deve raddoppiare i propri sforzi. Ciascuno di noi deve costringere i propri leader ad agire. Dobbiamo portare la lotta per impedire la catastrofe climatica a ogni livello politico: locale, regionale, nazionale e internazionale. E lo stesso per le stanze dei consigli di amministrazione e le strade principali delle nostre città. O lavoreremo per un cambiamento effettivo della nostra società o soffriremo le conseguenze di questo fallimento.

Come insulto finale, abbiamo appena saputo che i tre attivisti di Greenpeace entrati nel Palazzo Reale danese, nel corso della cena ufficiale dei capi di Stato, aprendo un banner con la richiesta di una vera azione per il clima, sono stati spediti in prigione per tre settimane. Si tratta dei leader sbagliati. I veri leader mondiali che hanno provato ad agire realmente sono ora in cella, mentre i presunti leader stanno abbandonando la scena.

Kumi Naidoo Direttore esecutivo Greenpeace International

Per saperne di più http://www.greenpeace.org/italy/news/copenhagen-lettera-kumi

PS: Spedisci questo messaggio a tutti i tuoi amici interessati a combattere i cambiamenti climatici.

sabato 19 dicembre 2009

Copenhagen: quale futuro?

Si é conclusa l'importante conferenza sul clima a Copenhagen e l'inquietudine si aggiuge alla delusione.

La conferenza, speranza di quelli che credono sia ancora possibile bloccare il processo di distruzione del Pianeta, si è arenata nella palude delle cattive volontà, degli interessi egoistici dei sordi che non vogliono ascoltare.

Le Organizzazioni Non Governative (ONG) che da anni svolgono un importantissimo lavoro di sensibilizzazione, informazione dell'opinione pubblica e di pressione sui governi del mondo, sono state escluse dalla conferenza all'arrivo dei capi di Stato.

Perché? La loro presenza sarebbe stata scomoda?

Tantissime iniziative, adottate dagli stessi governi, sono nate grazie all'impegno, alle competenze e ai progetti concreti delle ONG. La loro partecipazione era quindi fondamentale per decidere del futuro degli abitanti della terra.

I cosiddetti "Grandi" di questo mondo sono stati di nuovo incapaci di capire il pericolo che minaccia l'umanità di oggi e quella di domani?

Sono stati cosi' insensibili da non voler accettare di prendere le decisioni indispensabili che tutti conosciamo e che possono mettere un termine all'avvicinarsi della catastrofe?

Quante tragedie dovranno ancora compiersi?


Quanti tsunami? Quanti uragani, terremoti, maremoti, incendi?

Quanti chilometri di coste dovranno ancora scomparire?

Quanti milioni di esseri umani dovranno ancora soffrire la fame?

Quanti saranno costretti ad emigrare in massa per sopravvivere?

Quante foreste saranno ancora devastate?

Per quanto continuerà la marcia inarrestabile del deserto in molti continenti?


Fino a quanto dovrà arrivare l'aumento del livello dei mari,
con la conseguente scomparsa di territori, di isole sommerse?

Quante specie animali dovranno ancora estinguersi perché, infine, tutti insieme potremo dire BASTA!

Rimane ancora una piccola chance, non sprechiamola.

Se non avete ancora Votato per la Terra, fatelo!

Rimaniamo in allerta!
Prendiamo noi stessi provvedimenti intelligenti per fare quello che possiamo, con le nostre competenze, per continuare ad informare, educare le nuove generazioni e fare pressione sui nostri governi perchè le cose cambino.


Ricordiamo che alla sorte della Terra
è legata la nostra sorte e quella dei nostri figli!


giovedì 17 dicembre 2009

Mancanza di progressi a Copenhagen

L'Unione Europea ha espresso preoccupazione per la mancanza di progressi nei negoziati sul clima di Copenaghen. Ha invitato tutte le parti ad essere il più flessibili possibile per consentire un accordo.

I paesi in via di sviluppo hanno messo in dubbio la competenza del Vice-Presidente, il danese Connie Hedegaard, accusandolo di preparare un testo per la negoziazione ignorando i risultati dei gruppi di lavoro.


Il rappresentante dell'importante ONG
Climate Action Network International ha affermato: "I negoziati sono in crisi. Siamo molto preoccupati per come stanno andando le cose. Non c'è nulla di buono all'orizzonte per quanto riguarda il clima."

Qualcosa di interessante, però, si è mosso: Australia, Francia, Giappone, Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti hanno annunciato un aiuto immediato di 3,5 miliardi di dollari nell'arco di tre anni per arrestare la deforestazione in paesi in via di sviluppo. Per i paesi come il Brasile, l'Indonesia e quelli del bacino del Congo, la protezione delle foreste è una delle sfide principali del vertice delle Nazioni Unite.

Fino ad oggi, si calcola che quasi 15 milioni di ettari di foresta vengono distrutti ogni anno!
La deforestazione equivale ad un quinto delle emissioni di gas a effetto serra nel mondo!


venerdì 11 dicembre 2009

Fa sempre più caldo!


Mentre la conferenza mondiale prosegue il suo svolgimento, l’Organizzazione meteorologica mondiale ha trasmesso gli ultimi dati sul riscaldamento globale.
Secondo il nuovo rapporto diffuso dall’Omm il decennio 2000-2009 risulta il più caldo mai registrato dal 1850, anno in cui sono iniziate le misurazioni.

Fa sempre più caldo!

Per saperne di più ed approfondire l'argomento,
leggi lo studio di WWF sul riscaldamento climatico

Sai che puoi misurare l'impatto che il tuo stile di vita ha sull'ambiente?
Clicca qui per calcolare la tua impronta di carbonio.

E... Non dimenticare!
Continua a Votare per la Terra!

lunedì 7 dicembre 2009

Copenhagen: al via il summit sul clima!


Interrompiamo il viaggio tra i grandi ghiacci della Groenlandia per puntare l'attenzione su un evento molto importante che contribuirà a segnare il futuro di tutti noi: la conferenza sul clima a Copenhagen. Le organizzazioni per la difesa del Pianeta sono in allerta per seguire passo a passo le decisioni che verranno prese dai grandi della Terra.

Cosa possiamo fare noi?

Puoi VOTARE per la TERRA!!!

Per saperne di più e compilare il modulo clicca qui!

Puo anche guardare l'appello di Lillo&Greg!

Non aspettare!

Vota per la Terra anche tu!

giovedì 26 novembre 2009

Il mio viaggio in Groenlandia, Uummannaq (3°parte): L’incontro preparato dalla Dea Sila

Mon voyage au Groenland, Uummannaq (3ème partie)

La rencontre préparée par la Déesse Sila




Avete ragione! Sono in ritardo per raccontarvi l’incontro che la Dea del Clima aveva in serbo per me, ad Uummannaq.

Vi ho parlato di tante cose e vi ho fatto aspettare, è vero, ma tutto ciò su cui vi ho allertato era importante:

difendere il Pianeta, usare una borsa di tessuto invece dei sacchetti di plastica che finiscono nei fiumi e nei mari soffocando gli animali, proteggere la natura e suoi abitanti, ridurre i nostri rifiuti… tutto fa parte del Tutto!


Vous avez raison ! Je suis en retard pour vous parler de la rencontre que la Déesse du Climat avait préparée pour moi, à Uummannaq.

Je vous ai parlé de tant d’arguments et je vous ai fait attendre, c’est vrai, mais tout ce sur quoi j’ai rappelé votre attention était important : défendre la Planète, employer un sac de tissus au lieu des sacs en plastique qui finissent dans les fleuves et dans les mers en suffocant les animaux, protéger la nature et ses habitants, réduire nos déchets… tout fait partie du Tout !


Oggi è ora di parlarvi di una conoscenza che ho fatto a Uummannaq e che ha rafforzato ancora di più il mio impegno per quella zona del mondo così fragile: l’Artico.


Aujourd'hui il est temps de vous parler d'une rencontre que j'ai faite à Uummannaq et qui a renforcé encore plus mon engagement pour cette zone du monde si fragile : l'Arctique.



Il giorno dopo aver attraccato nel piccolo porto di Uummannaq, una parte del nostro gruppo scese a terra. Io rimasi sul Kotik, la nostra barca a vela, per ricaricare le batterie delle macchine fotografiche, con l’intenzione di scendere poi.


Le jour après avoir jeté l’ancre dans le petit port d'Uummannaq, une partie de notre groupe est descendue à terre. Je suis restée sur le Kotik, notre voilier, pour recharger les batteries des appareils photo, avec l'intention de descendre ensuite.


Il porto di Uummannaq



Fu poco dopo che una piccola barca a motore, con tre uomini manifestamente Groenlandesi a bordo, si avvicinò. Uno di loro mi chiese in perfetto inglese chi eravamo e da dove veniva il nostro veliero. Dopo i primi saluti di circostanza, con l’accordo di Alain Caradec, il nostro capitano, lo feci salire a bordo mentre gli altri che lo avevano accompagnato se ne tornavano allo scalo. Quell’uomo, molto alto, dai capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo, emanava una forza tranquilla e buona. Tutto in lui traduceva la classe del capo e la curiosità del ricercatore.


Ole Jørgen Hammeken


C’est alorss qu'un petit bateau à moteur, avec à bord trois hommes manifestement Groenlandais, s'approcha. L’un d'eux me demanda en parfait Anglais qui nous étions et d’où venait notre voilier. Après les premiers saluts de circonstance et avec l'accord d’Alain Caradec, nôtre capitaine, je l’invitai à monter à bord, pendant que les autres qui l'avaient accompagné tournaient à quai. De cet homme, grand, cheveux longs ramassés dans une queue-de-cheval, émanait une force tranquille et bonne. Tout en lui exprimait la noblesse d’un chef et la curiosité d’un chercheur.



Poco a poco, capì che quel personaggio era esploratore, cineasta, laureato in lettere in Danimarca, sposato con una donna delle Isole Ferroe con la quale gestiva un istituto pubblico Groenlandese per orfani e ragazzi in difficoltà, che aveva creato l’Uummannaq Polar Institute, che girava il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che stanno correndo i popoli del Circolo Polare Artico, che era amico del grande esploratore francese, Jean Malaurie, il maggiore conoscitore degli Inuit, del Principe Albert II di Monaco e del dr. Artur Chilingarov, vice presidente della Duma russa, e incaricato delle questioni polari per la Russia


Peu à peu, je compris que ce personnage était explorateur, cinéaste, licencié en lettres au Danemark, marié avec une femme des Îles Féroé, qu’ils dirigeaient un institut public Groenlandais pour orphelins et enfants en difficulté, qu’il avait créé l'Uummannaq Polar Institute, qu’il voyageait dans le monde entier pour sensibiliser l'opinion publique sur les risques que courent les peuples du Cercle polaire arctique, qu’il était ami du grand explorateur français, Jean Malaurie, le plus grand connaisseur des Inuits, du Prince Albert de Monaco et dArtur Chilingarov, vice président de la Douma russe et chargé des questions polaires pour la Russie


Il Principe Albert II di Monaco, il Prof. Jean Malaurie e il Dr. Artur Chilingarov, vicepresidente della Duma Russa, all'esterno del nuovo Museo Jean Malaurie di Uummannaq



Ecco chi Sila aveva messo sul mio cammino!


Voilà qui était le personnage que Sila avait mis sur mon chemin !


Ole Jørgen Hammeken


Parlammo a lungo. Gli spiegai del mio impegno personale e di quello di amici italiani per la difesa delle zone polari, dei progetti nei quali eravamo impegnati per aiutare i popoli del Circolo Polare Artico. Gli regalai il Calendario Padì - A.R.T. 2009 ricco di informazioni sul Polo Nord e Polo Sud, raccontandogli inoltre del lavoro del Comitato Piacentino pro Anno Polare Internazionale, della mostra di pittura di Getty Bisagni su questi temi…



Nous parlâmes le longtemps. Je lui expliquai ensuite de mon engagement personnel et de celui d'amis italiens engagés dans la défense des zones polaires, des projets dans lesquels nous étions impliqués pour aider les peuples du Cercle Polaire Arctique. Je lui offris le calendrier 2009 de l'A.R.T riche d'informations sur le Pôle Nord et Pôle Sud, je lui présentais le travail du Comité de Piacenza pro Année Polaire Internationale, l'exposition de peinture de Getty Bisagni sur ces thèmes…


Melodia e costume Groenlandese, opera di Getty Bisagni, mostra Anno Polare 2007 - 2009



Mentre lo ascoltavo narrarmi dei suoi viaggi sulla slitta, correndo sull’oceano ghiacciato con i suoi 25 cani, mentre la mia mente volava sull’Inlandsis, mentre mi parlava con emozione dell’instancabile Ann Andreasen, sua moglie, presidente del Foyer d’enfants, sempre a caccia di fondi per aiutare e salvare bambini ed adolescenti in pericolo, il mio cervello elaborava progetti, collaborazioni, idee…

Ole Jørgen Hammeken, questo è il nome dell’inviato della Dea Sila, mi parlò allora del film che aveva girato con dei cineasti francesi, dove era stato reclutato come attore. Il film,Le Voyage d'Inukesce a dicembre in Francia e successivamente in tutto il mondo.


Pendant que je l'écoutais me raconter ses voyages en traineau, courant sur l'océan gelé avec ses 25 chiens, pendant que mon esprit volait sur l'Inlandsis, pendant qu'il me parlait avec émotion de l’infatigable Ann Andreasen, sa femme, présidente du Foyer d’enfants, toujours en quête de fonds pour aider et sauver des enfants et adolescents en danger, mon cerveau élaborait projets, collaborations, idées…

Ole Jørgen Hammeken, c’est le nom de l'envoyé de la Déesse Sila, me parla alors du film qu’il avait tourné avec des cinéastes français où il avait été recruté comme acteur. Le film, « Le voyage de Inuk » sort en décembre en France et successivement dans le monde entier.


Le Voyage d'Inouk - Le Film
di Mike Magidson

Siete incuriositi? Fate bene!

Adesso vi regalo la visione del trailer del film.

Guardatelo. Vi terrò al corrente quando uscirà il film.


Vous êtes intrigués ? Vous avez raison.

Maintenant, je vous offre la bande annonce du film.

Regardez la bien. Je vous tiendrai au courant de la sortie du film.


Un’ultima notizia importante: dovrei incontrare Ole Jorgen tra poco. Abbiamo dei progetti in comune. Ma di questo ve ne parlerò prossimamente. Vi svelo solo un particolare: vorrei portarlo in Italia nel 2010. Cosa ne pensate? Sono pronta ad accogliere e studiare tutte le proposte di collaborazione.


Ole Jørgen Hammeken e sua figlia Pipaluk in uno scatto artistico del fotografo Frank Jensen


Une dernière nouvelle importante : je devrais rencontrer Ole Jorgen sous peu. Nous avons des projets en commun.

Mais je vous en parlerai prochainement. Je vous dévoile seulement un détail : je voudrais le porter en Italie en 2010. Qu’en pensez-vous ? J'accueillerai et j’étudierai toutes les collaborations possibles.


Divulgate questo blog.

Più persone lo visiteranno,

più riusciremo a sensibilizzare l’opinione pubblica,

più potremo far pressione sui governi del mondo.

Il riscaldamento climatico ci riguarda tutti!


La battaglia di Copenhaguen è anche nostra!

A presto!!!


Divulguez ce blog.

Plus de personnes le visitent,

plus nous réussirons à sensibiliser l'opinion publique,

plus nous pouvons faire pression sur les gouvernements du monde.

Le réchauffement climatique nous concerne tout !


La bataille de Copenhague est aussi la notre !


A bientôt !!!



martedì 24 novembre 2009

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti


21-29 novembre 2009

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le Istituzioni e tutti i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea.

Lo scopo è di promuovere maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. Alla settimana possono partecipare tutti: organizzazioni, amministrazioni pubbliche, aziende private ma anche singoli cittadini. Basta impegnarsi nel prevenire e ridurre i rifiuti prodotti con azioni concrete.

Per saperne di più visita il sito http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/

Guarda anche il sito francese e scopri qualche trucchetto per produrre meno rifiuti e salvaguardare il Pianeta!
http://www.reduisonsnosdechets.fr/

La Semaine Européenne pour la Réduction des Déchets naît à l'intérieur du Programme LIFE+ de la Commission Européenne avec l'objectif principal de sensibiliser les Institutions et tous les consommateurs sur les stratégies et les politiques de prévention des déchets mises en place par l'Union Européenne.

Le but est de promouvoir une prise de conscience majeure sur la quantité excessive de déchets produits et sur la nécessité impérieuse de les réduire drastiquement.

A cette importante semaine de sensibilisation, tous peuvent participer: organisations, administrations publiques, entreprises privées mais également les citoyens individuellement. Il suffit de s'engager pour prévenir et réduire les déchets produits grâce à des actions concrètes.

Pour en savoir plus regardez le site français et découvrez quelque trucs pour produire moins de déchets et sauvegarder la Planète !

http://www.reduisonsnosdechets.fr/

Visitez aussi le site italien http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/



venerdì 13 novembre 2009

Volo e Antartica

Promuoviamo con piacere l'iniziativa organizzata dall'Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità A.R.T. onlus in collaborazione con il Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale e il Centro Accademico per la Danza di Piacenza nel quadro del progetto Piacenza Difende i Poli.

All'interno di una magica serata, linguaggio poetico della danza ci aiuterà a riflettere sulle tematiche legate al global worming e alla difesa del Pianeta.



Serata di Danza

Sabato 14 Novembre 2009
ore 21.00


c/o Spazio Rotative
via Benedettine 66/A - Piacenza


Coreografie:
VOLO
di Cinzia Romiti

E' un brano ispirato alle metafore del volo, un breve percorso fantastico elaborato attraverso associazioni e analogie.
In Volo la ricerca della sensazione prevale sulla descrizione, per questo motivo l'Intrecciatura-Costruzione del brano è emotiva anziché narrativa, sostenuta da un andamento ritmico fluido ed essenziale.
I Temi fisici e le traiettorie dinamiche danno corpo al suono e rimandano all' idea di volare fendere l'aria, librarsi e stagliarsi nel cielo. I quadri pittorici cristallizzano le emozioni e comunicano realtà interiori: incertezza e speranza, tristezza ed euforia, timore e desiderio, frustrazione e amore.


ANTARTICA
di Elena Repetti

Antartica è realizzato nel quadro delle iniziative del progetto Piacenza difende i Poli del Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale.

L’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità – A.R.T. collabora con il Comitato per il progetto Piacenza difende i Poli nella convinzione che “Frenando la degenerazione del Pianeta, miglioriamo la salute dell’umanità!”.

Antartica vuole essere un momento di riflessione e un invito a prendere coscienza del futuro della terra, delle immediate conseguenze dovute al global worming e quelle a lungo termine.

Il balletto sviluppa, in apertura, un'atmosfera fatta di pittoriche allusioni alle geometrie dei ghiacci, agli equilibri ponderati della natura e ai candidi manti bianchi che rivestono i poli. Paesaggi di quiete e, al tempo stesso, terre aspre, rigide, che per la loro impenetrabile esistenza attirano e respingono la conquista dell'uomo.

Quest'immagine pura contrasta con gli effetti negativi causati al Pianeta dallo sfruttamento smodato da parte dell'essere umano. Il concetto è espresso nel balletto attraverso la metafora della vita di Laura, la protagonista. La sua sofferenza, gli abusi subiti, sono quelli perpetrati alla Terra.

Il global worming è una situazione oggi più che mai allarmante: lo scioglimento dei ghiacci, il moltiplicarsi di fenomeni meteorologici estremi, la fauna in estinzione, la desertificazione, sono tra le sofferenze subite dai poli e i presupposti che minano al futuro del nostro Pianeta.

Antartica invita a porsi delle domande sul futuro della nostra e delle nuove generazioni. Amare la vita significa rispettarla e rispettare gli equilibri ambientali del nostro Pianeta.

E allora quale futuro?
Al pubblico l'ultimo quadro coreografico come spunto di riflessione per abbattere la corazza, per risentire l'amore, per scrutare dentro di noi e sorridere alla vita che rinasce, alla Terra che rivive.

Faranno da sfondo allo spettacolo le immagini dei Poli fotografati da Amanda Castello

e quelle delle opere della mostra pittorica Anno Polare 2007 -2009 del Maestro Getty Bisagni



lunedì 26 ottobre 2009

La Giornata Internazionale di Azione per il Clima

iniziativa 350 nelle Filippine
www.350.org

Ha anticipato il grande appuntamento di Copenaghen di Dicembre la Giornata Internazionale di Azione per il Clima svoltasi il 24 ottobre scorso.

La Conferenza mondiale sul clima di Copenaghen si prepara attivamente. La Giornata Internazionale di azioni di lotta per il clima ha coinvolto più di 180 Paesi per dimostrare ai governanti che il clima è affare di tutti. Non è una prerogativa dei governi o solamente di scienziati e ricercatori.

iniziativa 350 a Copenaghen www.350.org

La Giornata ha dimostrato un elevato livello di coscienza con quella che sembra essere stata la “più importante giornata di mobilitazione ambientale nella storia del pianeta” ha scritto Giuseppe Iasparra per la rete 350.org. L’opinione pubblica, altamente sensibilizzata, chiede la riduzione drastica del CO2 nell’aria che respiriamo.

iniziativa 350 a Sydney www.350.org

Il Climate Action Day ha visto circa 5.000 eventi in tutto il mondo. Molte le associazioni ed organizzazioni coinvolte. Non è più ora di tergiversare.

iniziativa 350 a Venezia www.350.org

Cosa significa il numero 350?

Dal sito 350.org:
La campagna 350.org, lanciata da Bill McKibben, tra i primi ad aver pubblicato un libro sul surriscaldamento globale, ha finora realizzato 4641 azioni in 177 Stati.
350.org è un'iniziativa lanciata nel marzo del 2008 da Bill McKibben e da un gruppo di giovani attivisti che si occuparono nel 2007 della campagna Step It Up. 350.org ha come obiettivo la creazione di un trattato climatico globale equo, che punti a ridurre l’anidride carbonica al di sotto di 350 parti per milione.

Il numero 350 indica infatti il valore di anidride carbonica, misurato in ppm - parti per milione,- che gli scienziati indicano come limite massimo tollerabile per la nostra atmosfera al fine di evitare un cambio climatico incontrollato.

Vuoi dare il tuo contributo?
Ecco le
10 cose che puoi fare
per fermare i cambiamenti climatici:

1. Scegliere un mezzo di trasporto eco-sostenibile per circolare in città (a piedi, in bici o mezzi pubblici)

2. Mangiare meglio; cibo biologico e locale

3. Far sentire la tua voce ai giornali e seguire le notizie sull'andamento del clima

4. Staccare le spine degli apparecchi domestici quando non vengono utilizzati

5. Acquistare meno cose

6. Riciclare e, laddove non è possibile, chiedere ai propri amministratori di istituire la Raccolta Differenziata.

7. Usare lampadine a risparmio energetico

8. Comprare "verde" (eco-sostenibile), per dare un segnale ai produttori

9. Diventare una città di transizione

10. Eleggere i "campioni del clima" come amministratori locali



Il WWF lancia in Italia una vasta campagna “Un Voto per la Terra - Vote Earth”.
Tutti sono invitati a dare il loro voto alla Terra con un messaggio destinato ai leader del mondo. La finalità è l’approvazione alla Conferenza Mondiale di Copenaghen un vero accordo che rispetti la Terra e i suoi abitanti e che sia vincolante per il clima.

''Siamo in un momento delicato, nel quale i capi di Stato e di Governo mondiali rischiano di 'perdere la testa' di fronte alle difficoltà del negoziato che riprenderà il 2 novembre a Barcellona: solo l'onda della volontà e della mobilitazione di milioni di persone può costringere i nostri politici ad essere veri leader e affrontare la più grave minaccia che la civiltà umana abbia mai avuto di fronte'', ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile del Programma Clima ed Energia del WWF Italia.



Visita il sito del WWF
Aderisce anche tu
Organizza una giornata 350 nella tua città
Diffondi questa campagna