Paperblog

sabato 27 febbraio 2010

Disastro ambientale dal Lambro fino al mare

Tutto è iniziato quando qualcuno si è introdotto nella notte di martedì scorso nell'ex-raffineria della Lombarda Petroli di Villasanta a Monza ed ha aperto i rubinetti delle cisterne.

Durante la mattinata è scattato l'allarme. Troppo tardi.

Il petrolio ha raggiunto e intasato il depuratore ed ha iniziato a riversarsi nel Lambro. Il percorso del petrolio è diventato praticamente inarrestabile. Dopo tre giorni "l'onda nera" ha raggiunto il Po, di cui il Lambro è affluente. L'ennesimo sbarramento, allestito nei pressi dell'Isola Serafini a Piacenza è stato superato e prosegue verso Cremona e il mantovano.

La diga di Isola Serafini a Piacenza

La velocità della corrente spinge il deposito di petrolio sulle sponde. I danni arrecati alla flora e alla fauna sono già elevatissimi si aggraveranno quando il petrolio raggiungerà il Delta.

Dal sito WWF Italia:

"Le prime a essere direttamente colpite sono le specie acquatiche, pesci, anatre selvatiche, le colonie di aironi che proprio in questi giorni hanno iniziato a nidificare sulle sponde del Po (vedi nota in coda). Sono decine gli animali ripescati senza vita. Purtroppo i danni di questo sversamento si ripercuoteranno su tutta la catena alimentare, con conseguenze che dureranno nel tempo, e si registrano già gravissime conseguenze sul settore agricolo che gravita intorno al sistema fluviale."

lunedì 22 febbraio 2010

Barroso richiama l'attenzione sui cambiamenti climatici

Il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso ha scritto ai Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea informandoli sui prossimi passi che la Commissione intende fare in merito all'azione sul clima.

Barroso ribadisce l'importanza di portare avanti il processo internazionale sui cambiamenti climatici.

Il riscaldamento globale rappresenta una delle maggiori minacce per il nostro pianeta. Se non si interviene subito per cambiare il nostro modo di produrre e consumare energia, il danno potrebbe essere irreparabile.

L'UE ha fissato tre grandi obiettivi nella speranza di indirizzare l'Europa sulla giusta strada verso un futuro sostenibile:
1. ridurre i gas ad effetto serra del 20%
2. ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell'efficienza energetica
3. soddisfare il 20% del nostro fabbisogno energetico mediante l'utilizzo delle energie rinnovabili.

Ma cosa possiamo fare noi?

Si parla spesso di temi importanti come la raccolta differenziata,
il cattivo utilizzo dell'acqua, ecc.

C'è un'altro consiglio fondamentale per noi "internauti"!
L'
uso intelligente del computer!

Facendo attenzione alle nostre abitudini,
possiamo dare una mano ogni giorno alla Terra che ci ospita!

lunedì 15 febbraio 2010

M'illumino di meno! I risultati

I primi risultati della Campagna internazionale "M'illumino di meno" lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Radiodue e patrocinata dal Parlamento Europeo, racconta di 500 MW risparmiati in Italia, pari ad un consumo di 8 milioni di lampadine! Molte città italiane hanno aderito coinvolgendo anche i Comuni gemellati all'estero.

Tra i monumenti, palazzi, piazze italiane rimasti al buio come non citare il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, le facciate del Quirinale, del Senato e della Camera, del ministero dell'Ambiente, dello Sviluppo economico, della Giustizi
a e della Farnesina, la basilica di Superga e la Mole Antonelliana a Torino, piazza San Marco a Venezia, Palazzo Vecchio a Firenze, il Maschio Angioino a Napoli, piazza Maggiore a Bologna, il Duomo e piazza della Scala a Milano, il castello del Buonconsiglio a Trento e, per la prima volta si e' spenta anche la cupola di San Pietro, la Basilica di Assisi e quella di Loreto.


Anche il WWF si è "illuminato di meno" dotando, dal 1 dicembre 2009, la propria sede nazionale di Roma di un impianto fotovoltaico che consentirà di risparmiare circa 8 tonnellate di CO2 l’anno producendo ogni anno circa 17.000 kWh di energia. Inoltre, anche la rete delle Oasi WWF in tutta Italia va progressivamente adottando criteri di efficienza energetica e sistemi di produzione di energia sostenibile per i propri centri visite, le foresterie e i centri di educazione ambientale.


La città di Piacenza, da cui proviene il nostro blog, ha fatto la sua parte distribuendo alle scuole di ogni ordine e grado circa 24.000 lampadine a basso consumo e spegnendo le luci ornamentali in piazza Cavalli, piazza Duomo, palazzo Farnese, Mura di via IV Novembre e Mura di via XXI Aprile.
Una giornata non basta!
Continuiamo a risparmiare!

Fa bene al Pianeta e alle nostre tasche!

Per maggiori informazioni http://milluminodimeno.blog.rai.it/

martedì 9 febbraio 2010

M'illumino di meno!


Venerdì 12 febbraio 2010 si celebra la sesta edizione della Giornata del Risparmio Energetico M’illumino di meno, lanciata dalla trasmissione radio Caterpillar

L'invito per questa sesta edizione è
produrre meglio
e pretendere energia pulita!


Nelle piazze buie di tutta Italia saranno accese luci alimentate a energia rinnovabile per portare all'attenzione di tutti che passare da da un sistema al collasso ad una gestione più illuminata del nostro futuro è possibile!!!

La campagna di M’illumino di meno darà voce al racconto delle idee più interessanti e per produrre e distribuire l’energia in modo pulito, responsabile e sostenibile. Una torcia a energia pulita viaggerà per l’Italia, alla ricerca di punti di rifornimento a fonti rinnovabili, per giungere fino a Roma e “accendere” la festa del 12 febbraio. Su www.caterpillar.rai.it, sarà possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città.

Aderisci alla giornata!
Illuminati di meno!

giovedì 4 febbraio 2010

Si può vivere senza tonno!

Cari amici,
vogliamo condividere questa importante newsletter di Greenpeace.
Vi invitiamo ad approfondire ed a leggere con attenzione i link.

Ciao Amanda,
sai cosa c'è davvero nelle scatolette di tonno che compri?


Per scoprirlo, abbiamo inviato un questionario alle aziende responsabili dei più importanti marchi di tonno in scatola presenti sul nostro mercato e sulla base delle risposte pervenute abbiamo pubblicato la classifica "Rompiscatole".

Coop, ASdoMar e Mare Blu sono ai primi posti in classifica: sebbene non siano effettivamente sostenibili, hanno almeno una regolamentazione scritta.
Zero in classifica per due dei marchi più venduti in Italia - Tonno MareAperto STAR e Consorcio per la loro assoluta mancanza di trasparenza.

Su 14 marchi valutati, 11 finiscono nella sezione "in rosso", perché non hanno ancora adottato criteri chiari per garantire che la pesca del tonno non danneggi l'ambiente.


Per pescare il tonno si utilizzano spesso metodi distruttivi che sono responsabili della cattura accidentale di un'ampia varietà di altre specie, tra cui tartarughe e squali ed esemplari immaturi di tonno. Il pinna gialla, il più consumato in Italia, è sotto pressione e la salvaguardia di alcuni stock desta ormai serie preoccupazioni.

In Italia si consumano più di 140mila tonnellate di tonno in scatola all'anno: prima che anche gli stock di tonno tropicale vengano totalmente compromessi, bisogna ridurre gli sforzi di pesca, eliminare gli attrezzi pericolosi e tutelare con riserve marine le aree più importanti per queste specie.

Giorgia Monti

Responsabile Campagna Mare

Anche la Francia si è pronunciata, mercoledì 3 febbraio, a favore alla proibizione del commercio internazionale del tonno rosso, una specie in pericolo d'estinzione nel Mediterraneo.
Se vuoi saperne di più, consulta l'articolo di le Monde.fr