Paperblog

venerdì 28 marzo 2008

Filo diretto con l’Antartide!

Il Museo Nazionale dell’Antartide ha messo online da alcune settimane l’AntarticBlog: in esso Stefano Schiapparelli, unico scienziato italiano a bordo della nave oceanografica neozelandese Tangaroa, ci rende partecipi in tempo reale, attraverso resoconti, approfondimenti scientifici e immagini, di questa importante spedizione scientifica.

“Da più di un mese stiamo solcando le acque del Mare di Ross per studiarne la biodiversità e la struttura delle comunità marine, nell’ambito della ‘NZ IPY-CAML Voyage 2008’, la spedizione che il governo neozelandese ha dedicato alla ricerca in Antartide durante l’anno polare internazionale (IPY, International Polar Year) ed al censimento della biodiversità marina di questo continente (CAML, Census of Antarctic Marine Life). Mi trovo in compagnia di altre 43 persone, 26 delle quali rappresentano lo staff scientifico. Io sono l’unico italiano e, con l’eccezione di un ittiologo americano, tutto il resto dell’equipaggio è neozelandese.” Così racconta Stefano nel primo post, pubblicato il 7 marzo.


Grazie al suo racconto abbiamo l’occasione di seguirlo in questo viaggio straordinario, avventura umana e scientifica, che sta volgendo al termine.

Il 21 Marzo, Stefano scrive: “Abbiamo ormai lasciato il Mare di Ross da qualche giorno e stiamo facendo rotta verso la Nuova Zelanda. La spedizione si può dire ormai conclusa, ed ora tutti lavorano al proprio computer per organizzare i dati, le fotografie degli esemplari e controllare l’identificazione di alcune specie non facili da classificare.”

L’iniziativa di ricerca è una tra le tante promosse in occasione dell’Anno Polare internazionale. “Durante l’Anno Polare Internazionale, circa dodici altri vascelli hanno operato altrettanto intensivamente in acque antartiche, risulta persino difficile immaginare il numero di studi scientifici che verranno intrapresi, nei prossimi anni, grazie alla quantità dei dati ora acquisiti.”

martedì 25 marzo 2008

22 Marzo 2008: Giornata Mondiale dell'Acqua


Perché dedicare una giornata mondiale a questo elemento?
L’obiettivo è ricordare a tutti che l’acqua è vita, è un diritto per tutti, è una risorsa limitata che dovrebbe essere conservata e gestita con equità.
La Giornata è un'occasione per sollecitare la riflessione sulla gestione sostenibile delle risorse idriche del pianeta e stimolare la cooperazione internazionale affinché il diritto all’acqua sia riconosciuto al maggior numero di persone possibile.

L’Onu ci rammenta infatti che l’acqua è “elemento prezioso e vitale da garantire a tutti i cittadini del pianeta e da rispettare attraverso un uso sostenibile dell’ambiente”.


Lo stress idrico avviene, secondo l’Onu, se la disponibilità d’acqua è inferiore a 1500 metri cubi annui. Si stima che il minimo vitale a persona siano 50 litri di acqua al giorno, necessari per i bisogni primari come bere, cucinare, lavarsi.

Ma nel mondo 1 persona su 6 non ha accesso a questa quantità.

Tutti dovremo ricordarci, quindi, che l'acqua è una risorsa limitata ed è soggetta a esaurimento.

Tante le iniziative svoltesi nel mondo e in Italia questo 22 Marzo per sensibilizzare la popolazione sul tema e offrire valide indicazioni e suggerimenti concreti per aiutarci a ridurre i nostri consumi.

Segnaliamo, tra queste, la campagna AMREF SprecoMenoSubito e, in particolare, il bel video “Vinciamo insieme la partita contro la sete in Africa” con Demetrio Albertini e Fabio Caressa, messo online su youtube in occasione della Giornata Mondiale.





Nella avvincente partita per il risparmio che si gioca nel video, ci vengono fornite semplici regole per ridurre i nostri consumi e risparmiare 1 euro al giorno.

Per saperne di più sulla campagna, visitate il sito AMREF

Tutti noi, quindi, possiamo dare il nostro contributo per il problema acqua risparmiando ogni giorno gocce preziose!

mercoledì 5 marzo 2008

Regioni Polari e Cambiamenti Climatici: una scomoda verità

A Piacenza difendiamo i Poli!!!
Il convegno "Regioni Polari e Cambiamenti Climatici" tenutosi sabato primo marzo all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha dato brillantemente inizio al programma Piacenza Difende i Poli del Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale* .

L’iniziativa ha il patrocinio della Provincia e del Comune di Piacenza oltre che il sostegno di GeoFest.


Grande è stata l’attenzione dei media locali. Potete leggere gli articoli sul convegno pubblicati dal quotidiano Libertà.

Sono intervenuti alla mattinata il Prof. Mario Magnelli, assessore alla Cultura della Provincia di Piacenza e il dr. Carlo Francou, direttore del Museo Geologico di Castell’Arquato (Pc) e coordinatore del Museo di Storia Naturale di Piacenza.

L'assessore Mario Magnelli e la dr.ssa Amanda Castello al tavolo dei relatori

Il dr. Carlo Ossola, Responsabile del Settore Divulgativo del Museo Nazionale dell’Antartide, ha aiutato il pubblico a comprendere il legame tra le Regioni Polari e i cambiamenti climatici, ponendo particolare attenzione sull’importanza della ricerca scientifica ai poli. “Oggi la ricerca italiana sta vivendo un momento difficile a causa dei finanziamenti ridotti. Osservare i cambiamenti climatici necessita di tempi molto lunghi, almeno trent’anni” ha ricordato il relatore.

Carlo Ossola e Carlo Francou durante il convegno


Le slide proiettate dal dr. Ossola hanno reso accessibili a tutti alcuni concetti complessi come l’effetto serra e il riscaldamento globale, introducendo la visione del documentario “Una Scomoda Verità” del Premio Nobel Al Gore.



Significativa la partecipazione delle scuole piacentine che hanno aderito numerose al convegno. Erano presenti l’Istituto Tecnico Commerciale Romagnosi, il Liceo Enrico Mattei di Fiorenzuola D'Arda, del Liceo Melchiorre Gioia e del Liceo Scientifico Respighi.


I commenti degli insegnanti intervenuti rafforzano l’impegno del Comitato in questa direzione. “Nelle scuole c'è un grande bisogno di parlare di rispetto dell'ambiente e di cambiamenti climatici. Il Progetto Piacenza difende i Poli potrà aiutarci ad infondere un senso di responsabilità nei ragazzi nei confronti della salute del nostro pianeta” ha affermato una prof.ssa di fisica. “Vorremmo assistere ad altre conferenze sul tema, magari portate direttamente nelle aule magne delle nostre scuole, in modo da coinvolgere un maggior numero possibile di classi” ha aggiunto un prof. di scienze.


Anche i ragazzi hanno evidenziato un forte interesse in merito, dando voce ad un loro bisogno: essere aiutati dagli adulti a comprendere cosa possono fare per la salvaguardia ambientale.


Tra i primi ad essere sensibili all’iniziativa, alcuni membri del CineClub di Piacenza. Claudio Braghieri e Stefano Righi hanno aderito occupandosi delle riprese dell’evento, a partire dalle quali realizzeranno un filmato divulgativo con la supervisione del regista Marco Toscani.



Stefano Righi e Caludio Barbieri


Un primo bilancio conferma l'importanza del coinvolgimento dei più giovani nel progetto Piacenza difende i Poli di cui sono promotrice. I ragazzi, infatti, possono diventare ambasciatori di un nuovo modo di rapportarsi al nostro Pianeta ed essere d’esempio per gli adulti insegnando loro il rispetto per l’ambiente che si esprime anche nei piccoli gesti quotidiani.

E, per concludere, prendo spunto dall’ultima slide proiettata da Carlo Ossola, a sua volta tratta dai titoli di coda del documentario, e giro a voi la domanda:


Siamo pronti a cambiare

il nostro modo di vivere?
Se sì, ecco alcuni semplici suggerimenti
che tutti possiamo applicare quotidianamente:


- Quando puoi, cammina o vai in bici

- Quando puoi, usa i mezzi pubblici

- Dite ai vostri genitori di non rovinare il mondo in cui viviamo

- Se siete genitori, unitevi ai vostri figli per salvare il mondo in cui dovranno vivere

- Parlate di questi problemi tra di voi

- Votate per chi da importanza a questi problemi

- Se credi nella preghiera, prega perché la gente abbia la forza di cambiare

- Quando preghi, muoviti (antico proverbio africano)


Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale*
Tel. 0523.917686 Cell. 3480369781 -
comitatoipypc@gmail.com
* Il Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale è attualmente in fase di costituzione ufficiale





"Esodo" - Opera del Maestro Getty Bisagni

lunedì 3 marzo 2008

Conferenza a Cremona "In Antartide per comprendere il riscaldamento globale"

Divulghiamo volentieri l'invito a questa interessante conferenza

Il Circolo Culturale AmbienteScienze
Invita alla conferenza

ANDRILL
In Antartide per comprendere il riscaldamento globale

GIOVEDI 6 MARZO 2008 ORE 21.00
Cremona - Palazzo Cattaneo, via Oscasali 3

Nel corso del XX secolo la temperatura media globale è aumentata di 0,7°C. Secondo le proiezioni più ottimistiche formulate dall'IPCC (International Panel Climate Change) entro la fine del secolo si registrerà un ulteriore incremento delle temperature pari a circa 2°C (un aumento di 4°C comporterebbe la scomparsa degli equilibri che hanno consentito alla vita umana di svilupparsi).

L'Antartide rappresenta un luogo privilegiato per gli studi dei cambiamenti climatici. Da una parte infatti esso costituisce il grande archivio storico dove sono registrate tutte le vicende climatiche più significative e importanti del nostro Pianeta; dall’altra, insieme all’Artide, è la regione più fredda e dunque più sensibile al surriscaldamento globale: una regione dove i cambiamenti climatici stanno già producendo mutamenti profondi, osservabili attraverso i processi di ablazione e distacco delle lingue galleggianti, e dove incrementi anche minimi delle temperature potrebbero provocare effetti pesantissimi in termini di innalzamento del livello degli oceani.

Dopo una pianificazione durata quasi sette anni, Germania, Italia, Nuova Zelanda e Stati Uniti hanno posto le basi per un ambizioso programma di perforazioni profonde in Antartide, denominato ANDRILL (Antarctic geologic Drilling).
Programmi di ricerca come ANDRILL sono estremamente importanti per comprendere la dinamica delle calotte polari e del ghiaccio marino stagionale, nonché per la verifica dei modelli matematici sull'evoluzione del clima su scala planetaria. Decifrare l’evoluzione geologica dell'Antartide permetterà agli scienziati di ricostruirne la storia climatica e di delineare i possibili scenari futuri.
Interverrà: Davide Persico
Paleontologo, ricercatore presso la Facoltà di Scienze - Dipartimento di Scienze della Terra - dell'Università di Parma, ha partecipato alla XXII missione italiana in Antartide. Attualmente è direttore e curatore del Museo Naturalistico e Paleontologico del Comune di San Daniele
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