Paperblog

giovedì 26 novembre 2009

Il mio viaggio in Groenlandia, Uummannaq (3°parte): L’incontro preparato dalla Dea Sila

Mon voyage au Groenland, Uummannaq (3ème partie)

La rencontre préparée par la Déesse Sila




Avete ragione! Sono in ritardo per raccontarvi l’incontro che la Dea del Clima aveva in serbo per me, ad Uummannaq.

Vi ho parlato di tante cose e vi ho fatto aspettare, è vero, ma tutto ciò su cui vi ho allertato era importante:

difendere il Pianeta, usare una borsa di tessuto invece dei sacchetti di plastica che finiscono nei fiumi e nei mari soffocando gli animali, proteggere la natura e suoi abitanti, ridurre i nostri rifiuti… tutto fa parte del Tutto!


Vous avez raison ! Je suis en retard pour vous parler de la rencontre que la Déesse du Climat avait préparée pour moi, à Uummannaq.

Je vous ai parlé de tant d’arguments et je vous ai fait attendre, c’est vrai, mais tout ce sur quoi j’ai rappelé votre attention était important : défendre la Planète, employer un sac de tissus au lieu des sacs en plastique qui finissent dans les fleuves et dans les mers en suffocant les animaux, protéger la nature et ses habitants, réduire nos déchets… tout fait partie du Tout !


Oggi è ora di parlarvi di una conoscenza che ho fatto a Uummannaq e che ha rafforzato ancora di più il mio impegno per quella zona del mondo così fragile: l’Artico.


Aujourd'hui il est temps de vous parler d'une rencontre que j'ai faite à Uummannaq et qui a renforcé encore plus mon engagement pour cette zone du monde si fragile : l'Arctique.



Il giorno dopo aver attraccato nel piccolo porto di Uummannaq, una parte del nostro gruppo scese a terra. Io rimasi sul Kotik, la nostra barca a vela, per ricaricare le batterie delle macchine fotografiche, con l’intenzione di scendere poi.


Le jour après avoir jeté l’ancre dans le petit port d'Uummannaq, une partie de notre groupe est descendue à terre. Je suis restée sur le Kotik, notre voilier, pour recharger les batteries des appareils photo, avec l'intention de descendre ensuite.


Il porto di Uummannaq



Fu poco dopo che una piccola barca a motore, con tre uomini manifestamente Groenlandesi a bordo, si avvicinò. Uno di loro mi chiese in perfetto inglese chi eravamo e da dove veniva il nostro veliero. Dopo i primi saluti di circostanza, con l’accordo di Alain Caradec, il nostro capitano, lo feci salire a bordo mentre gli altri che lo avevano accompagnato se ne tornavano allo scalo. Quell’uomo, molto alto, dai capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo, emanava una forza tranquilla e buona. Tutto in lui traduceva la classe del capo e la curiosità del ricercatore.


Ole Jørgen Hammeken


C’est alorss qu'un petit bateau à moteur, avec à bord trois hommes manifestement Groenlandais, s'approcha. L’un d'eux me demanda en parfait Anglais qui nous étions et d’où venait notre voilier. Après les premiers saluts de circonstance et avec l'accord d’Alain Caradec, nôtre capitaine, je l’invitai à monter à bord, pendant que les autres qui l'avaient accompagné tournaient à quai. De cet homme, grand, cheveux longs ramassés dans une queue-de-cheval, émanait une force tranquille et bonne. Tout en lui exprimait la noblesse d’un chef et la curiosité d’un chercheur.



Poco a poco, capì che quel personaggio era esploratore, cineasta, laureato in lettere in Danimarca, sposato con una donna delle Isole Ferroe con la quale gestiva un istituto pubblico Groenlandese per orfani e ragazzi in difficoltà, che aveva creato l’Uummannaq Polar Institute, che girava il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che stanno correndo i popoli del Circolo Polare Artico, che era amico del grande esploratore francese, Jean Malaurie, il maggiore conoscitore degli Inuit, del Principe Albert II di Monaco e del dr. Artur Chilingarov, vice presidente della Duma russa, e incaricato delle questioni polari per la Russia


Peu à peu, je compris que ce personnage était explorateur, cinéaste, licencié en lettres au Danemark, marié avec une femme des Îles Féroé, qu’ils dirigeaient un institut public Groenlandais pour orphelins et enfants en difficulté, qu’il avait créé l'Uummannaq Polar Institute, qu’il voyageait dans le monde entier pour sensibiliser l'opinion publique sur les risques que courent les peuples du Cercle polaire arctique, qu’il était ami du grand explorateur français, Jean Malaurie, le plus grand connaisseur des Inuits, du Prince Albert de Monaco et dArtur Chilingarov, vice président de la Douma russe et chargé des questions polaires pour la Russie


Il Principe Albert II di Monaco, il Prof. Jean Malaurie e il Dr. Artur Chilingarov, vicepresidente della Duma Russa, all'esterno del nuovo Museo Jean Malaurie di Uummannaq



Ecco chi Sila aveva messo sul mio cammino!


Voilà qui était le personnage que Sila avait mis sur mon chemin !


Ole Jørgen Hammeken


Parlammo a lungo. Gli spiegai del mio impegno personale e di quello di amici italiani per la difesa delle zone polari, dei progetti nei quali eravamo impegnati per aiutare i popoli del Circolo Polare Artico. Gli regalai il Calendario Padì - A.R.T. 2009 ricco di informazioni sul Polo Nord e Polo Sud, raccontandogli inoltre del lavoro del Comitato Piacentino pro Anno Polare Internazionale, della mostra di pittura di Getty Bisagni su questi temi…



Nous parlâmes le longtemps. Je lui expliquai ensuite de mon engagement personnel et de celui d'amis italiens engagés dans la défense des zones polaires, des projets dans lesquels nous étions impliqués pour aider les peuples du Cercle Polaire Arctique. Je lui offris le calendrier 2009 de l'A.R.T riche d'informations sur le Pôle Nord et Pôle Sud, je lui présentais le travail du Comité de Piacenza pro Année Polaire Internationale, l'exposition de peinture de Getty Bisagni sur ces thèmes…


Melodia e costume Groenlandese, opera di Getty Bisagni, mostra Anno Polare 2007 - 2009



Mentre lo ascoltavo narrarmi dei suoi viaggi sulla slitta, correndo sull’oceano ghiacciato con i suoi 25 cani, mentre la mia mente volava sull’Inlandsis, mentre mi parlava con emozione dell’instancabile Ann Andreasen, sua moglie, presidente del Foyer d’enfants, sempre a caccia di fondi per aiutare e salvare bambini ed adolescenti in pericolo, il mio cervello elaborava progetti, collaborazioni, idee…

Ole Jørgen Hammeken, questo è il nome dell’inviato della Dea Sila, mi parlò allora del film che aveva girato con dei cineasti francesi, dove era stato reclutato come attore. Il film,Le Voyage d'Inukesce a dicembre in Francia e successivamente in tutto il mondo.


Pendant que je l'écoutais me raconter ses voyages en traineau, courant sur l'océan gelé avec ses 25 chiens, pendant que mon esprit volait sur l'Inlandsis, pendant qu'il me parlait avec émotion de l’infatigable Ann Andreasen, sa femme, présidente du Foyer d’enfants, toujours en quête de fonds pour aider et sauver des enfants et adolescents en danger, mon cerveau élaborait projets, collaborations, idées…

Ole Jørgen Hammeken, c’est le nom de l'envoyé de la Déesse Sila, me parla alors du film qu’il avait tourné avec des cinéastes français où il avait été recruté comme acteur. Le film, « Le voyage de Inuk » sort en décembre en France et successivement dans le monde entier.


Le Voyage d'Inouk - Le Film
di Mike Magidson

Siete incuriositi? Fate bene!

Adesso vi regalo la visione del trailer del film.

Guardatelo. Vi terrò al corrente quando uscirà il film.


Vous êtes intrigués ? Vous avez raison.

Maintenant, je vous offre la bande annonce du film.

Regardez la bien. Je vous tiendrai au courant de la sortie du film.


Un’ultima notizia importante: dovrei incontrare Ole Jorgen tra poco. Abbiamo dei progetti in comune. Ma di questo ve ne parlerò prossimamente. Vi svelo solo un particolare: vorrei portarlo in Italia nel 2010. Cosa ne pensate? Sono pronta ad accogliere e studiare tutte le proposte di collaborazione.


Ole Jørgen Hammeken e sua figlia Pipaluk in uno scatto artistico del fotografo Frank Jensen


Une dernière nouvelle importante : je devrais rencontrer Ole Jorgen sous peu. Nous avons des projets en commun.

Mais je vous en parlerai prochainement. Je vous dévoile seulement un détail : je voudrais le porter en Italie en 2010. Qu’en pensez-vous ? J'accueillerai et j’étudierai toutes les collaborations possibles.


Divulgate questo blog.

Più persone lo visiteranno,

più riusciremo a sensibilizzare l’opinione pubblica,

più potremo far pressione sui governi del mondo.

Il riscaldamento climatico ci riguarda tutti!


La battaglia di Copenhaguen è anche nostra!

A presto!!!


Divulguez ce blog.

Plus de personnes le visitent,

plus nous réussirons à sensibiliser l'opinion publique,

plus nous pouvons faire pression sur les gouvernements du monde.

Le réchauffement climatique nous concerne tout !


La bataille de Copenhague est aussi la notre !


A bientôt !!!



martedì 24 novembre 2009

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti


21-29 novembre 2009

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le Istituzioni e tutti i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea.

Lo scopo è di promuovere maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. Alla settimana possono partecipare tutti: organizzazioni, amministrazioni pubbliche, aziende private ma anche singoli cittadini. Basta impegnarsi nel prevenire e ridurre i rifiuti prodotti con azioni concrete.

Per saperne di più visita il sito http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/

Guarda anche il sito francese e scopri qualche trucchetto per produrre meno rifiuti e salvaguardare il Pianeta!
http://www.reduisonsnosdechets.fr/

La Semaine Européenne pour la Réduction des Déchets naît à l'intérieur du Programme LIFE+ de la Commission Européenne avec l'objectif principal de sensibiliser les Institutions et tous les consommateurs sur les stratégies et les politiques de prévention des déchets mises en place par l'Union Européenne.

Le but est de promouvoir une prise de conscience majeure sur la quantité excessive de déchets produits et sur la nécessité impérieuse de les réduire drastiquement.

A cette importante semaine de sensibilisation, tous peuvent participer: organisations, administrations publiques, entreprises privées mais également les citoyens individuellement. Il suffit de s'engager pour prévenir et réduire les déchets produits grâce à des actions concrètes.

Pour en savoir plus regardez le site français et découvrez quelque trucs pour produire moins de déchets et sauvegarder la Planète !

http://www.reduisonsnosdechets.fr/

Visitez aussi le site italien http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/



venerdì 13 novembre 2009

Volo e Antartica

Promuoviamo con piacere l'iniziativa organizzata dall'Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità A.R.T. onlus in collaborazione con il Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale e il Centro Accademico per la Danza di Piacenza nel quadro del progetto Piacenza Difende i Poli.

All'interno di una magica serata, linguaggio poetico della danza ci aiuterà a riflettere sulle tematiche legate al global worming e alla difesa del Pianeta.



Serata di Danza

Sabato 14 Novembre 2009
ore 21.00


c/o Spazio Rotative
via Benedettine 66/A - Piacenza


Coreografie:
VOLO
di Cinzia Romiti

E' un brano ispirato alle metafore del volo, un breve percorso fantastico elaborato attraverso associazioni e analogie.
In Volo la ricerca della sensazione prevale sulla descrizione, per questo motivo l'Intrecciatura-Costruzione del brano è emotiva anziché narrativa, sostenuta da un andamento ritmico fluido ed essenziale.
I Temi fisici e le traiettorie dinamiche danno corpo al suono e rimandano all' idea di volare fendere l'aria, librarsi e stagliarsi nel cielo. I quadri pittorici cristallizzano le emozioni e comunicano realtà interiori: incertezza e speranza, tristezza ed euforia, timore e desiderio, frustrazione e amore.


ANTARTICA
di Elena Repetti

Antartica è realizzato nel quadro delle iniziative del progetto Piacenza difende i Poli del Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale.

L’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità – A.R.T. collabora con il Comitato per il progetto Piacenza difende i Poli nella convinzione che “Frenando la degenerazione del Pianeta, miglioriamo la salute dell’umanità!”.

Antartica vuole essere un momento di riflessione e un invito a prendere coscienza del futuro della terra, delle immediate conseguenze dovute al global worming e quelle a lungo termine.

Il balletto sviluppa, in apertura, un'atmosfera fatta di pittoriche allusioni alle geometrie dei ghiacci, agli equilibri ponderati della natura e ai candidi manti bianchi che rivestono i poli. Paesaggi di quiete e, al tempo stesso, terre aspre, rigide, che per la loro impenetrabile esistenza attirano e respingono la conquista dell'uomo.

Quest'immagine pura contrasta con gli effetti negativi causati al Pianeta dallo sfruttamento smodato da parte dell'essere umano. Il concetto è espresso nel balletto attraverso la metafora della vita di Laura, la protagonista. La sua sofferenza, gli abusi subiti, sono quelli perpetrati alla Terra.

Il global worming è una situazione oggi più che mai allarmante: lo scioglimento dei ghiacci, il moltiplicarsi di fenomeni meteorologici estremi, la fauna in estinzione, la desertificazione, sono tra le sofferenze subite dai poli e i presupposti che minano al futuro del nostro Pianeta.

Antartica invita a porsi delle domande sul futuro della nostra e delle nuove generazioni. Amare la vita significa rispettarla e rispettare gli equilibri ambientali del nostro Pianeta.

E allora quale futuro?
Al pubblico l'ultimo quadro coreografico come spunto di riflessione per abbattere la corazza, per risentire l'amore, per scrutare dentro di noi e sorridere alla vita che rinasce, alla Terra che rivive.

Faranno da sfondo allo spettacolo le immagini dei Poli fotografati da Amanda Castello

e quelle delle opere della mostra pittorica Anno Polare 2007 -2009 del Maestro Getty Bisagni