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venerdì 19 dicembre 2008

Musica e ghiacci: successo per il concerto Cattedrali del Ghiaccio

Grande successo di pubblico per il Maestro Stefano Gueresi che ha regalato un emozionante concerto alla popolazione di Piacenza.

Famiglie, giovani e adulti di ogni età hanno partecipato con entusiasmo all'evento organizzato dal Comitato Piacentino pro Anno Polare Internazionale, segno tangibile che la musica può essere uno degli strumenti utili per sensibilizzare la cittadinanza sui temi delle regioni polari.

Molte le personalità presenti, tra le quali il dott. Paolo Dosi, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Piacenza

Il Maestro Stefano Gueresi, la dr.ssa Amanda Castello e l'Assessore Paolo Dosi

e il Maestro Getty Bisagni, pittore di fama internazionale che ha messo la sua arte al servizio degli obiettivi del Comitato dipingendo stupende opere che raffigurano con estrema sensibilità i problemi dell'Artico e dell'Antartide.


Il Maestro Getty Bisagni con Amanda Castello nel laboratorio di pittura


Abbiamo il piacere di condividere con voi il magnifico articolo Sonorità ghiacciate che scaldano il cuore, scritto da Elisa Malacalza, giornalista di Libertà

Quando l’uomo entra in contatto con paesaggi naturali ostili e spettacolari, maestosi eppure così fragili come quelli dei Poli, non può fare altro che porsi in un atteggiamento di ascolto. Difficile tradurre in parole le immagini di questi luoghi che hanno un sapore sacrale: sono Cattedrali del ghiaccio, titolo dell’evento che ha intrattenuto un folto pubblico nella Cappella Ducale del Farnese, in collaborazione con Geofest e patrocinio del Comune. L’iniziativa si inserisce nelle attività del Comitato piacentino pro anno polare internazionale: Piacenza
difende i Poli (questo il nome del progetto) e per l’occasione ha creato un efficace tentativo di dare suono a quel silenzio polare attraverso le note del pianista mantovano Stefano Gueresi, che ha accompagnato la proiezione di foto dei Poli: suoni cristallini, tintinnii fluenti
governano cieli plumbei; sonorità affettuose si aprono alla resistenza degli animali a un freddo implacabile. A volte nelle immagini appare l’uomo, piccolo, in ascolto, nella volontà di studiare per preservare una risorsa dell’umanità. Non tutti sanno che l’Italia è presente da 20 anni nell’Antartide per fare ricerca: i ghiacci del polo artico infatti diminuiscono del 9% ogni 10 anni. Presenti all’evento, oltre ad Amanda Castello, organizzatrice e presentatrice dell’evento, l’assessore alla cultura Paolo Dosi, che ha ricordato come il termine della mostra collaterale all’evento organizzata nel Museo di Storia naturale sulla ricerca italiana ai Poli sia stato posticipato a domani per la crescente attenzione sul tema, Getty Bisagni, autore del quadro Esodo, opera leit motiv dell’anno che sarà presto messa all’asta e il cui
ricavato andrà ai popoli della Groenlandia. I racconti del lago, La città del principe, Ali della notte, Le stelle di Cluj, Fiori della nebbia, Nato libero, Cattedrali del ghiaccio e, come richiesto e applaudito fuoriprogramma, La neve e le correnti: le note di Gueresi scivolano sulla pelle come le dita del maestro volano sui tasti. I pinguini sono degli Amleto sulla scena che riflettono sulle onde scomposte. I suoni
slittano tra sospensioni e riprese in volume, il ghiaccio accompagna loro nel calore della madre terra che ascolta i lamenti dei suoi figli. «Speriamo ci sia qualche missile in meno e qualche ghiaccio in più» ha commentato Gueresi. Ogni brano finisce con una nota distinta e
limpida, un segno di interpunzione forte e magistrale al termine di un discorso che ha parlato di responsabilità collettiva e di emozione individuale.

Des sonorités glaciales qui réchauffent le cœur

Le pianiste Gueresi applaudi à la Chapelle Ducale pour l'évènement dédié aux Pôles

ELISA MALACALZA, journaliste Libertà, quotidien de Piacenza

Lorsque l'homme entre en contacte avec des paysages naturels, hostiles et spectaculaires, majestueux et pourtant fragiles comme ceux des Pôles, il ne peut faire autrement que de se mettre dans une attitude d’écoute. Difficile de traduire avec des mots les images de ces lieux qui ont une saveur sacrée : ce sont les Cathédrales de glace, titre de l'évènement qui a séduit le nombreux public réuni dans la Chapelle Ducale du Palais Farnese. La manifestation a été réalisée en collaboration avec Geofest et est parrainée par la Mairie de Piacenza.
L'initiative fait partie des activités du Comité de Piacenza Pro Année Polaire Internationale : Piacenza défend les Pôles (c’est le nom du projet). Il a réussi pleinement à donner une sonorité à ce silence polaire, grâce aux notes du pianiste de Mantoue, Stefano Gueresi,. Sur le fond, une projection de photos des Pôles. Des sons cristallins, clochettes légères qui gouvernent des cieux de plomb ; des sonorités affectueuses qui s'ouvrent à la résistance des animaux au froid implacable. Parfois, sur les images, apparaît l'homme, petit, à l’écoute, dans sa volonté d'étudier pour préserver une ressource de l'humanité. Tous ne savent pas que l'Italie est présente depuis 20 ans dans l'Antarctique dans le cadre d’un vaste programme de recherche. Les glaces du pôle arctique en effet diminuent de 9% chaque 10 ans.
Auprès d’Amanda Castello, organisatrice et présentatrice de la manifestation, étaient présents l’adjoint à la culture de la Mairie de Piacenza, Paolo Dosio, qui a rappelé que l'exposition scientifique sur la recherche italienne aux Pôles, organisée par le Comité de Piacenza Pro Année Polaire Internationale, actuellement au Musée d’Histoire Naturelle, a été prorogée jusqu’à demain à cause de la croissante attention des visiteurs et Getty Bisagni, auteur du cadre Exode, œuvre leit motiv de l'année qui sera ensuite objet d’une vente aux enchères et dont le bénéfice ira à un projet destiné aux peuples du Groenland.
Les récits du lac, La ville du Prince, Ailes de la nuit, Les étoiles de Cluj, Fleurs du brouillard, Né libre, Cathédrales de glace et un morceau demandé hors-programme et applaudi, La neige et les courants : les notes de Gueresi glissent sur la peau comme les doigts du maestro volent sur les touches. Les pingouins sont des Hamlet sur la scène qui se reflètent sur les vagues démontées. Les sons glissent entre suspensions et reprises en volume, la glace les accompagne dans la chaleur de la Mère Terre qui écoute les plaintes de ses enfants. « Espérons qu’il y est quelque missile en moins et quelque glace en plus ! » a commenté Gueresi. Chaque morceau finit par une note distincte et limpide, un signe d'inter-point fort et magistral au terme d'un discours qui a parlé de responsabilité collective et d'émotion individuelle.































































































































































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